lunedì 18 aprile 2011

Vantaggi e svantaggi del nucleare

di Niccolò Quaranta e Nicola Santo

In questo periodo si discute molto del nucleare, perché c’è un problema di risorse energetiche. Secondo alcuni il nucleare è la soluzione a tale problema, secondo altri e la più pericolosa fonte di energia. Gli eventi recenti del Giappone hanno, infatti, aumentato l’allarme. Per questo riportiamo i vantaggi e gli svantaggi che mettono in evidenza gli esperti.

I vantaggi sono:
  • Una centrale nucleare non emette CO2.
Le centrali nucleari non producono anidride carbonica ed ossidi di azoto e di zolfo.














  • Il vantaggio nella bilancia dei pagamenti perché cesserebbe la dipendenza dalla fornitura del petrolio dai paesi esteri.
  • Maggiore stabilità politica, poiché il petrolio è fornito soprattutto dai paesi mediorientali teatro frequente di lotte e guerre.
Gli svantaggi sono:
  • Conseguenze in caso di incidente e scoppio di una centrale.
Le radiazioni nucleari a cui la popolazione viene esposta causano
un maggiore rischio di morte per leucemia e tumore.













  • Le scorie nucleari.

Purtroppo non si sa dove smaltire le scorie nucleari,
non possono essere distrutte, per ora l’unica soluzione
sembra essere lo stoccaggio per migliaia di anni in
depositi geologici o ingegneristici.







  • Localizzazione centrali nucleari e proteste locali.
I rischi legati alle centrali nucleari sono ormai noti, per cui quando si prospetta l’ipotesi di una installazioni le popolazioni locali insorgono con proteste e ne bloccano la costruzione.
  • Il terrorismo.
Viviano in un’epoca in cui poche persone possono compiere grandi danni all’umanità e in cui si è nuovamente acceso lo scontro tra Oriente e Occidente. Le centrali nucleari possono essere un facile bersaglio per i terroristi e danneggiare intere popolazioni.
  • Il trasporto di materiale nucleare.
Durante il trasporto, oltre all’opposizione delle popolazioni che vedranno passare treni o navi con carichi radioattivi vicino alle proprie abitazioni, sussiste il rischio di incidenti e di attentati terroristici.
  • Il costo variabile dell’energia può trarre in inganno poiché non include l’intera spesa
che il pubblico deve sostenere per realizzare, gestire e infine smantellare una centrale nucleare.
  • Una centrale nucleare necessita un lungo periodo di tempo per essere costruita.

Ci vogliono circa 10 anni, in questo lungo periodo di tempo vanno
poi aggiunti eventuali aumenti di costi.









  • Le centrali nucleari producono rifiuti radioattivi (scorie) la cui gestione è ancora un capitolo aperto.
  • Al termine del ciclo di vita della centrale nucleare va considerato anche il costo del suo smantellamento, la bonifica del territorio e lo stoccaggio delle scorie radioattive.
In conclusione il nucleare è stato presentato come una fonte indispensabile per generare energia elettrica a basso costo, tuttavia appare evidente che i costi umani oltre che economici sono molto alti.
Il tema affrontato è di particolare interesse per la comunità di Nardò, poiché il piano nazionale prevede la costruzione di centrali nucleari in Puglia e uno proprio vicino al nostro paese. Le polemiche in corso hanno indotto i politici a rinviare la costruzione di centrali.



I limiti della ragione

Droga (al di là dei sensi)

di Gabriele Rizzo

Troppa la leggerezza verso l’uso di droghe da parte dei giovani?
Per sentirsi grandi? Per provare una nuova esperienza? Per curiosità?
Quella curiosità che da adolescenti non riesce ad esprimersi con le parole, a cui le semplici rispose non bastano più. C’è bisogno di contatto, di esperienze vissute, di provare, tutto e sulla propria pelle.
In quella fase dell’ età dove la teoria non basta più e sfortunatamente subentra, volendo il suo spazio, la pratica.
Si può notare cosi come ragazzi giovanissimi si ritrovano ad avere in mano spinelli, facendone uso non in modo sporadico, ma avendo, con la droga, un vero e proprio appuntamento giornaliero.
Da uno studio condotto dall’Asl, prendendo in considerazione un migliaio di ragazzi, emergono dati allarmanti: il 5% degli intervistati ha fatto uso di cocaina , il 44% ha fumato almeno uno spinello, i fumatori di sigarette sono il 25%.
Incoscienza? No. I ragazzi sanno bene quali sono i rischi a cui vanno incontro, sanno quanto siano nocive queste sostanze. Leggerezza? Sì.
La droga infatti, esercita un’azione distruttiva sia sull’organismo, sia sul sistema nervoso. Sotto il profilo medico scientifico, con il termine droga o stupefacente si indicano tutte quelle sostanze spicoattive, naturali o artificiali, che hanno un effetto sul sistema nervoso e alterano l’equilibrio spico-fisico dell’ organismo.
Al giorno d’oggi i ragazzi si bendano i loro stessi occhi perché non vogliono vedere se stessi, non vogliono vedere come diventeranno, sono sicuri che non si drogheranno più, e si scandalizzano per l’adulto che fa uso di droghe.





mercoledì 19 gennaio 2011

Un super Lecce blocca il Milan

di Andrea Dell'Anna


Lecce-Milan è la gara che chiude la ventesima giornata di campionato di serie A. Il Lecce ferma il Milan con un sudato 1 a 1 nella partita di ieri sera, 16 gennaio, al campo di via Del Mare. Per il Lecce al momento cambia poco, rimane terz’ultima. Mentre il Milan rischia di essere affiancato dal Napoli.
Il Lecce ha avuto  l'occasione di uscire dalla zona retrocessione, almeno fino al prossimo impegno di campionato, ma la condizione era in partenza proibitiva: battere il Milan capolista. Dal canto suo il Milan non può fare concessioni perché c'è chi è stato lesto ad approfittare della sua frenata dello scorso turno e gli avversari si sono fatti sotto: tre punti di distacco dalle inseguitrici non sono nulla e le buone prestazioni della squadra di Leonardo hanno bisogno di una prova di forza da parte di quella di Allegri.
Il Lecce di De Canio arriva all'appuntamento carico di diffidati, ma nessuno squalificato e gli infortunati non pregiudicano la messa in campo di una buona formazione da parte del mister salentino.  Via del Mare è stata una bolgia,  grande partecipazione. Tutti si attendevano una prova di grande personalità dai giallorossi, anche se la sfida sembrava  quasi impossibile. Il Lecce si  è schierato  con il 4-1-3-2, con Rosati tra i pali, Tomovic, Gustavo, Fabiano e Mesbah in difesa, Vives leggermente più avanzato, a centrocampo il trio Munari-Giacomazzi-Grossmuller e in avanti la coppia formata da Corvia e Jeda. Il Milan di Allegri  doveva  vincere, perché la lunga marcia del girone di ritorno alla lunga logora gli inseguitori ed esalta chi è fuggitivo e padrone del proprio destino. Perdere punti proprio quando all'Inter parlano di rimonta sarebbe stata  una doppia mazzata e Ibrahimovic e compagni sapevano  di doverle dare, non di doverle prendere. Ma hanno ricevuto un brutto colpo, la terz’ultima squadra di serie A gli hanno fatto uno sgambetto .\ Il Milan non attraversa un momento felicissimo dal punto di vista della forma fisica. Tuttavia a centrocampo fino ad ora sono state ben colmate, quelle in difesa, pur con qualche problema di troppo, son state comunque gestite. Invece il mister Allegri ha dovuto schierare Amelia tra i pali, Antonini, Thiago Silva, Nesta e Abate in difesa, Flamini, Ambrosini e Gattuso a centrocampo, Seedorf dietro Ibrahimovic e Pato. Invece  Robinho e Cassano sono partiti dalla  panchina.


lunedì 20 dicembre 2010

FESTIVITA NATALIZIE: TRADIZIONE O BUSINESS?

Temperature gelide, vetrine addobbate, strade illuminate, guanti e cappellini preannunciano l'imminenza del Natale. Secondo alcuni sondaggi un italiano su tre spenderà in media 50-60 euro di doni per amici e parenti.Tuttavia le ultime stime fatte danno i consumi al -7,5% rispetto allo scorso anno.
La festività natalizia che da secoli appassiona, affascina e stupisce adulti e bambini di tutte le generazioni sembra negli ultimi decenni essere lo scenario di un consumismo sempre più elevato. Pubblicità e vetrine propinano a tutte le ore del giorno nuovi e innovativi oggetti che sarebbero perfetti regali natalizi.


In regime di crisi si risparmia su tutto tranne che per i regali dei bambini: crescono, infatti, anche se di poco, il settore dei giocattoli e quello dell'abbigliamento per ragazzi. È inevitabile, quindi, pensare a un vero e proprio business natalizio che in questo momento dell’anno in particolare porta a un consumismo di massa che riesce a coinvolgere ogni individuo.
Ma come mai, il valore vero e proprio di questa festa e stato sostituito dal desiderio di un periodo vacanziero? Come può il Natale essersi ridotto a un’occasione di ricevere e scambiare dono con amici e parenti ?
Questo eccessivo consumismo porta inevitabilmente a mettere in secondo piano il vero significato della festività. Basti pensare a come, con gli anni, si siano perse gran parte delle tradizioni che da sempre simboleggiano il vero Natale, come per esempio l’uso di allestire il presepe che è stato sostituito dal famosissimo albero di Natale. Il fatto più sorprendente riguarda i bambini che, una volta credevano nelle figure del caro vecchio Babbo Natale e delle brutta e antipatica Befana e sapevano di ricevere i doni in base alle buone e alle cattive azioni compiute. Adesso, invece, la maggior parte dei fanciulli sa benissimo che entrambi i personaggi sono solo il frutto di una finzione risalente a secoli e secoli fa. È quindi a questo che si è ridotta la festività del Natale: la grande tradizione, il presepe e la messa notturna hanno lasciato il posto al consumismo, nell’era del cenone e dei regali che caratterizza il ventunesimo secolo.

Wild

I BENEFICI DELLO SPORT


Oggigiorno è in continuo aumento il numero delle persone che praticano un'attività sportiva, grazie al progressivo miglioramento delle condizioni di vita della popolazione e all'evoluzione della cultura e dei costumi dei vari popoli. Tanti sono i motivi per incentivare un esercizio di questo genere. In primo luogo, lo sport viene praticato per migliorare l'aspetto fisico, ma l'esercizio di un'attività sportiva aiuta anche in campo psicologico. In questo senso, infatti, lo sport può servire per scaricare le tensioni che si accumulano durante la giornata rendendo così chi lo pratica più sereno.

Inoltre l'esercizio di un'attività fisica è utile anche per controllare le emozioni, come ad esempio la rabbia. Un altro aspetto importante è la socializzazione. Anche in uno sport individuale, come il tennis o lo sci, il fatto che venga praticato insieme ad altri costituisce uno stimolo ad uscire da se stessi e dal proprio guscio, favorendo e incrementando i legami interpersonali. Uno sport di squadra invece è caratterizzato da una sorta di legame che unisce tutti quelli che appartengono ad una stessa squadra, e che insieme gareggiano contro un altro complesso di atleti. In questo caso diventa ancora più facile socializzare, e fare conoscenza dei membri del gruppo di cui ci si trova a far parte.

Oltre a questo viene sviluppato nell'individuo il senso di appartenenza ad un gruppo, nasce una collaborazione fra i vari membri che imparano a contare sugli altri oltre che su loro stessi. Lo sport, inoltre, mette a contatto con la natura e l’aria aperta. Si può pensare, a questo proposito agli sport nautici, che si svolgono in acqua, o agli sport della montagna, come l'alpinismo gli sport invernali. Alcuni sport, come l’equitazione, prevedono un affiatamento tra uomo e animale.

Altri infine, come gli sport motoristici, si affidano molto alla tecnologia, ma anche qui l’aspetto umano, fondato sulla prontezza di riflessi e sul coraggio, rimane fondamentale. Come dimenticare in questo nostro breve elenco il calcio, lo sport più praticato nel nostro paese, che è tra l’altro una delle attività fisiche più intense, che coniuga tecnica e fantasia, preparazione atletica e tattica? Anche la passione per uno sport può avere un'influenza positiva sulla vita di un individuo, quasi quanto la pratica dello sport.



In particolare attraverso la passione per uno sport è possibile fare nuove conoscenze, tra l'altro con persone con cui si hanno delle cose in comune, magari entrando a far parte di un club o di un'associazione. Volutamente, anche perché non è l’argomento principale della nostra discussione, ho tralasciato di parlare dei mali dello sport, che sono il doping, il tifo esasperato e la corruzione. Infatti, anche se il mondo dello sport è travagliato da questi mali, vale la pena di accentrare la nostra attenzione sui valori per cui è nato lo sport: il divertimento, la sana competizione, lo spirito di squadra e il benessere fisico sono più importanti di qualsiasi altra cosa, e devono continuare ad esserlo.

Niccolò Quaranta