lunedì 9 maggio 2011
lunedì 18 aprile 2011
Vantaggi e svantaggi del nucleare
di Niccolò Quaranta e Nicola Santo
In questo periodo si discute molto del nucleare, perché c’è un problema di risorse energetiche. Secondo alcuni il nucleare è la soluzione a tale problema, secondo altri e la più pericolosa fonte di energia. Gli eventi recenti del Giappone hanno, infatti, aumentato l’allarme. Per questo riportiamo i vantaggi e gli svantaggi che mettono in evidenza gli esperti.
I vantaggi sono:
- Una centrale nucleare non emette CO2.
Le centrali nucleari non producono anidride carbonica ed ossidi di azoto e di zolfo.
- Il vantaggio nella bilancia dei pagamenti perché cesserebbe la dipendenza dalla fornitura del petrolio dai paesi esteri.
- Maggiore stabilità politica, poiché il petrolio è fornito soprattutto dai paesi mediorientali teatro frequente di lotte e guerre.
Gli svantaggi sono:
- Conseguenze in caso di incidente e scoppio di una centrale.
Le radiazioni nucleari a cui la popolazione viene esposta causano
un maggiore rischio di morte per leucemia e tumore.
- Le scorie nucleari.
Purtroppo non si sa dove smaltire le scorie nucleari,
non possono essere distrutte, per ora l’unica soluzione
sembra essere lo stoccaggio per migliaia di anni in
depositi geologici o ingegneristici.
- Localizzazione centrali nucleari e proteste locali.
I rischi legati alle centrali nucleari sono ormai noti, per cui quando si prospetta l’ipotesi di una installazioni le popolazioni locali insorgono con proteste e ne bloccano la costruzione.
- Il terrorismo.
Viviano in un’epoca in cui poche persone possono compiere grandi danni all’umanità e in cui si è nuovamente acceso lo scontro tra Oriente e Occidente. Le centrali nucleari possono essere un facile bersaglio per i terroristi e danneggiare intere popolazioni.
- Il trasporto di materiale nucleare.
Durante il trasporto, oltre all’opposizione delle popolazioni che vedranno passare treni o navi con carichi radioattivi vicino alle proprie abitazioni, sussiste il rischio di incidenti e di attentati terroristici.
- Il costo variabile dell’energia può trarre in inganno poiché non include l’intera spesa
che il pubblico deve sostenere per realizzare, gestire e infine smantellare una centrale nucleare.
- Una centrale nucleare necessita un lungo periodo di tempo per essere costruita.
Ci vogliono circa 10 anni, in questo lungo periodo di tempo vanno
poi aggiunti eventuali aumenti di costi.
- Le centrali nucleari producono rifiuti radioattivi (scorie) la cui gestione è ancora un capitolo aperto.
- Al termine del ciclo di vita della centrale nucleare va considerato anche il costo del suo smantellamento, la bonifica del territorio e lo stoccaggio delle scorie radioattive.
In conclusione il nucleare è stato presentato come una fonte indispensabile per generare energia elettrica a basso costo, tuttavia appare evidente che i costi umani oltre che economici sono molto alti.
Il tema affrontato è di particolare interesse per la comunità di Nardò, poiché il piano nazionale prevede la costruzione di centrali nucleari in Puglia e uno proprio vicino al nostro paese. Le polemiche in corso hanno indotto i politici a rinviare la costruzione di centrali.
I limiti della ragione
Droga (al di là dei sensi)
di Gabriele Rizzo
Troppa la leggerezza verso l’uso di droghe da parte dei giovani?
Per sentirsi grandi? Per provare una nuova esperienza? Per curiosità?
Quella curiosità che da adolescenti non riesce ad esprimersi con le parole, a cui le semplici rispose non bastano più. C’è bisogno di contatto, di esperienze vissute, di provare, tutto e sulla propria pelle.
In quella fase dell’ età dove la teoria non basta più e sfortunatamente subentra, volendo il suo spazio, la pratica.
Si può notare cosi come ragazzi giovanissimi si ritrovano ad avere in mano spinelli, facendone uso non in modo sporadico, ma avendo, con la droga, un vero e proprio appuntamento giornaliero.
Da uno studio condotto dall’Asl, prendendo in considerazione un migliaio di ragazzi, emergono dati allarmanti: il 5% degli intervistati ha fatto uso di cocaina , il 44% ha fumato almeno uno spinello, i fumatori di sigarette sono il 25%.
Incoscienza? No. I ragazzi sanno bene quali sono i rischi a cui vanno incontro, sanno quanto siano nocive queste sostanze. Leggerezza? Sì.
La droga infatti, esercita un’azione distruttiva sia sull’organismo, sia sul sistema nervoso. Sotto il profilo medico scientifico, con il termine droga o stupefacente si indicano tutte quelle sostanze spicoattive, naturali o artificiali, che hanno un effetto sul sistema nervoso e alterano l’equilibrio spico-fisico dell’ organismo.
Al giorno d’oggi i ragazzi si bendano i loro stessi occhi perché non vogliono vedere se stessi, non vogliono vedere come diventeranno, sono sicuri che non si drogheranno più, e si scandalizzano per l’adulto che fa uso di droghe.
mercoledì 19 gennaio 2011
Un super Lecce blocca il Milan
di Andrea Dell'Anna
Lecce-Milan è la gara che chiude la ventesima giornata di campionato di serie A. Il Lecce ferma il Milan con un sudato 1 a 1 nella partita di ieri sera, 16 gennaio, al campo di via Del Mare. Per il Lecce al momento cambia poco, rimane terz’ultima. Mentre il Milan rischia di essere affiancato dal Napoli.
Il Lecce ha avuto l'occasione di uscire dalla zona retrocessione, almeno fino al prossimo impegno di campionato, ma la condizione era in partenza proibitiva: battere il Milan capolista. Dal canto suo il Milan non può fare concessioni perché c'è chi è stato lesto ad approfittare della sua frenata dello scorso turno e gli avversari si sono fatti sotto: tre punti di distacco dalle inseguitrici non sono nulla e le buone prestazioni della squadra di Leonardo hanno bisogno di una prova di forza da parte di quella di Allegri.
Il Lecce di De Canio arriva all'appuntamento carico di diffidati, ma nessuno squalificato e gli infortunati non pregiudicano la messa in campo di una buona formazione da parte del mister salentino. Via del Mare è stata una bolgia, grande partecipazione. Tutti si attendevano una prova di grande personalità dai giallorossi, anche se la sfida sembrava quasi impossibile. Il Lecce si è schierato con il 4-1-3-2, con Rosati tra i pali, Tomovic, Gustavo, Fabiano e Mesbah in difesa, Vives leggermente più avanzato, a centrocampo il trio Munari-Giacomazzi-Grossmuller e in avanti la coppia formata da Corvia e Jeda. Il Milan di Allegri doveva vincere, perché la lunga marcia del girone di ritorno alla lunga logora gli inseguitori ed esalta chi è fuggitivo e padrone del proprio destino. Perdere punti proprio quando all'Inter parlano di rimonta sarebbe stata una doppia mazzata e Ibrahimovic e compagni sapevano di doverle dare, non di doverle prendere. Ma hanno ricevuto un brutto colpo, la terz’ultima squadra di serie A gli hanno fatto uno sgambetto .\ Il Milan non attraversa un momento felicissimo dal punto di vista della forma fisica. Tuttavia a centrocampo fino ad ora sono state ben colmate, quelle in difesa, pur con qualche problema di troppo, son state comunque gestite. Invece il mister Allegri ha dovuto schierare Amelia tra i pali, Antonini, Thiago Silva, Nesta e Abate in difesa, Flamini, Ambrosini e Gattuso a centrocampo, Seedorf dietro Ibrahimovic e Pato. Invece Robinho e Cassano sono partiti dalla panchina.
Lecce-Milan è la gara che chiude la ventesima giornata di campionato di serie A. Il Lecce ferma il Milan con un sudato 1 a 1 nella partita di ieri sera, 16 gennaio, al campo di via Del Mare. Per il Lecce al momento cambia poco, rimane terz’ultima. Mentre il Milan rischia di essere affiancato dal Napoli.
Il Lecce ha avuto l'occasione di uscire dalla zona retrocessione, almeno fino al prossimo impegno di campionato, ma la condizione era in partenza proibitiva: battere il Milan capolista. Dal canto suo il Milan non può fare concessioni perché c'è chi è stato lesto ad approfittare della sua frenata dello scorso turno e gli avversari si sono fatti sotto: tre punti di distacco dalle inseguitrici non sono nulla e le buone prestazioni della squadra di Leonardo hanno bisogno di una prova di forza da parte di quella di Allegri.
Il Lecce di De Canio arriva all'appuntamento carico di diffidati, ma nessuno squalificato e gli infortunati non pregiudicano la messa in campo di una buona formazione da parte del mister salentino. Via del Mare è stata una bolgia, grande partecipazione. Tutti si attendevano una prova di grande personalità dai giallorossi, anche se la sfida sembrava quasi impossibile. Il Lecce si è schierato con il 4-1-3-2, con Rosati tra i pali, Tomovic, Gustavo, Fabiano e Mesbah in difesa, Vives leggermente più avanzato, a centrocampo il trio Munari-Giacomazzi-Grossmuller e in avanti la coppia formata da Corvia e Jeda. Il Milan di Allegri doveva vincere, perché la lunga marcia del girone di ritorno alla lunga logora gli inseguitori ed esalta chi è fuggitivo e padrone del proprio destino. Perdere punti proprio quando all'Inter parlano di rimonta sarebbe stata una doppia mazzata e Ibrahimovic e compagni sapevano di doverle dare, non di doverle prendere. Ma hanno ricevuto un brutto colpo, la terz’ultima squadra di serie A gli hanno fatto uno sgambetto .\ Il Milan non attraversa un momento felicissimo dal punto di vista della forma fisica. Tuttavia a centrocampo fino ad ora sono state ben colmate, quelle in difesa, pur con qualche problema di troppo, son state comunque gestite. Invece il mister Allegri ha dovuto schierare Amelia tra i pali, Antonini, Thiago Silva, Nesta e Abate in difesa, Flamini, Ambrosini e Gattuso a centrocampo, Seedorf dietro Ibrahimovic e Pato. Invece Robinho e Cassano sono partiti dalla panchina.
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